venerdì 13 febbraio 2015

Come si combatte l'evasione? Ecco il modello americano

Pene severe e semplificazioni per i contribuenti: negli Usa sanno come combattere l'elusione fiscale


Ebbene sì. Per chi evade il Fisco c’è ilcarcere, ci sono multe salatissime, c’è il blocco dei conti correnti e ilpignoramento di tutti i beniL'84 percento della popolazione, così,paga le tasse, è in regola, e vive il momento la dichiarazione dei redditi come un evento positivo, quello durante il quale arriveranno i tanto agognati rimborsi. Succede in America, non in Italia, sia chiaro.

La situazione negli Usa è ben diversa, e quello che sorprende è come, con un sistema del genere, si riesca ad arginare un fenomeno che in Italia sembra incontrollabile. Ma combattere l’evasione fiscale, a ben vendere, non è impossibile. E’ sufficiente uno sguardo Oltreoceano per accorgersene.

Negli States l’evasione fiscale è vissuta per quello che realmente è: un cancro che uccide il Paese e danneggia tutti. La percezione di come si affrontano le scadenze si ha dalle piccole cose: sulle metropolitane di New York, ad esempio, campeggia la pubblicità dell’Internal Revenue Service, l’Agenzia delle Entrate a stelle e strisce, che mostra una famiglia felice immortalata dietro la scritta “È tempo di ricevere il tuo rimborso”.

E’ con questo stato d’animo che molti americani arrivano alla scadenza. Momento che è in Italia è vissuto un po’ come la resa dei conti. Ma negli Usa, dove il termine ultimo per dichiarare i redditi è fissato il 15 aprile, sembra una passeggiata. Dopotutto la pressione fiscale è ben diversa: siamo al 25 per cento, una delle percentuali delle più basse al mondo.

Ma anche le agevolazioni fanno la loro parte: i redditi, infatti, si possono dichiarare on line in totale autonomia. La compilazione dei modelli di versamento è molto semplice e per aiutare i cittadini che hanno un reddito lordo di 57.000 dollari, o inferiore a questa cifra, l’Irs mette a disposizione il sistema online gratuito FreeFile.

Sistema che permette di compilare e inviare le tasse attraverso Internet senza pagare la parcella al commercialista di turno. Sono in tanti, inoltre, gli americani che usano il software TurboTax: un altro strumento per pagare via web che comprende anche l’assistenza gratuita telefonica o via chat durante l’operazione.

Non c’è solo Internet a dare una mano: negli States, chi preferisce incontrare uno specialista di persona troverà enti che mettono a disposizione professionistigratuitamente. Per chi ha redditi più consistenti esistono posti come la H&R Block, dove si può trovarepersonale specializzato pronto a sbrigare le pratiche del caso dietro compensi molto ridotti: a volte bastano 80 euro e non c’è nessuna incombenza. Pensano a tutto loro.

Resta però la Rete a rendere la vita più facile agli utenti. L’Irs ha studiato un sito agile, strutturato in modo pratico e in due lingue: inglese e spagnolo. A questo si aggiungono TeleTax, un numero telefonico gratuito in entrambe le lingue, e un canale YouTube sul quale vengono mostrati dei tutorial per compilare la dichiarazione.

Non mancano le dritte su come ottenere le detrazioni, né la possibilità di controllare, di volta in volta, a quanto ammonta il rimborso che spetta a ogni singolo contribuente. I dipendenti, poi, avendo le tasse trattenute in busta paga, una volta stabilito l’importo da pagare hanno il rimborso quasi assicurato. Infine i tempi: il rimborso è talmente rapido che il contribuente è invogliato a mettere le cose in chiaro alla svelta. Lo Stato federale accredita i soldi in una settimana, al massimo tre, direttamente sul conto corrente. Pochi giorni a fronte di una decina di minuti per compilare il tutto sul web e inviare la propria dichiarazione dei redditi.

Non in tutti gli Usa, la dichiarazione è d’obbligo: nove Stati tra i quali Nevada, Florida e Texas non la richiedono e i residenti non vengono tassati. Nessuno, però, sfugge dell’Irs. Anche perché fare la dichiarazione dei redditi conviene: se si scappa dalla scadenza è l’Internal Revenue Service a calcolare, al posto del contribuente, le imposte da pagare. 

Senza, però, le detrazioni e le esenzioni che spettano. Così non conviene evadere il Fisco: meglio cercare di detrarre il più possibile per avvicinarsi alla scadenza in modo sereno, aspettandola come il momento in cui arriveranno i rimborsi e non quello in cui ci sarà solo da aprire il portafogli. L’alternativa, dopotutto, non è delle migliori: gli evasori rischiano multe salatissime,pignoramentiblocco dei conti correnti e carcere.

Provvedimenti duri che, uniti a una pressione fiscale digeribile, ai servizi che funzionano e ai rimborsi che arrivano in tempi rapidissimi, sono ottimi deterrenti e scongiurano quasi del tutto l’evasione fiscale.

https://it.finance.yahoo.com/notizie/evasione-modello-americano-075247873.html